Dal '98 fino all'inizio dei 2000: il boom delle telecronache nei giochi di calcio

By Giovanni Benvenuto & La redazione di 90min

Sul finire degli anni '90 e nei primi anni 2000 il mercato dei videogiochi fu invaso da titoli calcistici in grado di catturare ovviamente gli appassionati di pallone ma, al contempo, di andare persino oltre e di intercettare un pubblico diverso e più ampio. Uno dei casi principali riguarda FIFA: Road to World Cup 98, considerando anche la possibilità di intraprendere l'avventura del Mondiale in forma videoludica, partendo dalle qualificazioni per sognare la finale. C'è un aspetto che però, più di altri, gli appassionati non dimenticano: le frasi cult dei telecronisti e dei commentatori tecnici. Andiamo dunque a scoprire le prime telecronache nei videogiochi calcistici.

Fifa '98, con Massimo Caputi e Giacomo Bulgarelli

Per il gioco firmato EA del 1998, furono scelte come voci quella di Massimo Caputi e di Giacomo Bulgarelli (leggenda del Bologna scomparsa nel 2009). La coppia fu poi riconfermata anche nell'edizione del 2000, l'aspetto sonoro del gioco, anche al di là della telecronaca così originale divenuta iconica, aveva un punto di forza nella colonna sonora e in una tracklist rimasta inarrivabile: innanzitutto Song 2 dei Blur ma anche altri successi come Stop the Rock degli Apollo 440. Il tandem Caputi-Bulgarelli venne poi sostituito nel 2004 da Bruno Longhi e Giovanni Galli, certe espressioni del duo del '98 vennero subito memorizzate da ogni giocatore e rimasero indelebili: "Oh no! avrà sbagliato di almeno un chilometro!", "Massimo, questa è un'entrata da macellaio! Hai ragione, Giacomo. Gli sta proprio assaggiando le gambe". Frasi iconiche, buffe e memorabili, che si unirono ad altre espressioni decisamente originali, un vero e proprio marchio di fabbrica della serie.

Fifa 2004, la nuova coppia Longhi-Galli

Nel 2004 la EA scelse, come detto, Longhi-Galli come coppia: i due dimostrarono subito un eccellente affiatamento anche nel gioco senza accavallarsi e senza essere per forza eccessivi nel narrare la partita di ogni video-giocatore. Un caso curioso? Il cosiddetto bug dovuto a un'elaborazione vocale-acustica. "Ed è il gol del 3-1!!!" (sullo zero a zero, ndr), ma anche l'espressione "Ogni partita è un esame" al primo incontro della modalità torneo e il curioso commento sul "sangue che arriva scarsamente al cervello" quando il videogiocatore - con la sua squadra - si concedeva interventi particolarmente irruenti. Il duo venne poi rimpiazzato da Caressa e Bergomi ma come la EA scelse delle coppie perfette anche la casa giapponese Konami \- con PES \- decise di affidare il commento a voci di tutto rispetto.

PES 4, con Marco Civoli e Mauro Sandreani

I giapponesi della Konami, consapevoli di dover colmare il gap con i canadesi e rivali della EA, affidarono il commento del loro gioco principale a Marco Civoli e Mauro Sandreani. Anche in questa particolare occasione non mancarono le frasi originali come ad esempio "Si starà chiedendo cosa mai si debba fare per batterlo" (riferita al portiere autore di interventi plastici, ndr.), oppure "Il match si sta facendo molto maschio", frase esclamata da Sandreani quando nel corso della gara l'arbitro si trovava costretto a estrarre più volte il cartellino.

Citazioni e perle rimaste impresse nella mente di ogni videogiocatore, i primi passi di una storia fatta di tante voci - cambiate nel tempo - che hanno accompagnato gli appassionati di calcio sulle piattaforme più importanti. Le coppie sono cambiate a più riprese ma il successo dei giochi firmati Konami ed EA si deve, in parte, anche a telecronisti e commentatori.

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